INFILTRAZIONE EPIDURALE

L’infiltrazione epidurale o peridurale è una procedura che prevede l’iniezione di un farmaco antidolorifico nei pressi delle radici nervose nella colonna vertebrale.  Gran parte dei pazienti che si sottopongono al trattamento peridurale soffre di dolore neuropatico, come nel caso del dolore causato da ernia del disco.

La terapia epidurale è spesso il primo trattamento interventistico nelle radicolopatie da ernia del disco; infatti la terapia peridurale antalgica è considerata il gold standard nel trattamento conservativo della lombosciatalgia. Il trattamento peridurale ha lo scopo di iniettare sulla radice nervosa infiammata da cui origina il dolore una miscela di steroide ed anestetico, che hanno rispettivamente attività antiinfiammatoria ed analgesica.

Generalmente distinguiamo tre tipi di terapia peridurale:

La peridurale antalgica è indicata nei pazienti che presentano radicolopatia cervicale o lombare avente causa una ernia discale. Individuato lo spazio intervertebrale interessato, previa iniezione di anestetico locale, si posiziona l’ago (ago di Tuohy) e, individuato lo spazio peridurale si inietta una soluzione di cortisone e anestetico locale. La peculiarità di questa metodica è che passando all’interno della colonna vertebrale il farmaco può essere posizionato in modo più preciso tra l’ernia e la radice, utilizzando un mezzo di contrasto apposito.

L’inserimento dell’ago nel forame di coniugazione, sotto guida fluoroscopica, permette di raggiungere la radice interessata dal processo patologico. Il target della procedura è confermato dall’utilizzo del liquido di contrasto. L’infiltrazione della radice con farmaci antinfiammatori, come cortisonici a lento rilascio o ozono, permette la risoluzione del dolore.

L’epidurale caudale è una iniezione nella parte più bassa dello spazio epidurale che permette attraverso l’inserimento di un ago dallo iato sacrale la diffusione verso l’alto della sostanza iniettata nello spazio epidurale (anestetico locale e glucocorticoidi). L’epidurale caudale è spesso preferita nel trattamento della lombosciatalgia perché più facile e sicura rispetto a quella lombare.

CASE STUDY EPIDURALE

Roberta, giovane sportiva di 25 anni, lamenta lombosciatalgia sinistra persistente da circa 3 mesi. Roberta è stata già trattata con sedute di fisioterapia, farmaci analgesici e antinfiammatori con scarso beneficio. Nonostante i trattamenti Roberta continua a lamentare dolore alla schiena, bruciore e formicolio alla gamba sinistra; decide quindi di rivolgersi al dottore Lo Bianco. Valutando attentamente l’esame elettromiografico degli arti inferiori e la risonanza magnetica della colonna lombare, insieme ad una accurata visita specialistica il dottore Lo Bianco individua la causa del problema in una protrusione erniaria a livello di L3/L4. Il dottor Lo Bianco propone, quindi, un ciclo di infiltrazione epidurale antalgica e foraminale selettiva della radice interessata (L3/L4 di sinistra). La procedura, in regime ambulatoriale, permette di raggiungere la radice interessata dal processo patologico. L’infiltrazione della radice con farmaci antinfiammatori, come cortisonici a lento rilascio, permette la risoluzione del dolore.

“Non avrei mai pensato di soffrire di un simile dolore alla mia età. Non potevo più camminare, né tanto meno allenarmi. Il dottore Lo Bianco mi ha permesso di tornare a una vita normale, è stato molto gentile con me, durante l’intervento non ho sentito alcun dolore. Sono felice di essermi rivolto a lui e aver definitivamente risolto il mio problema.” Roberta

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