La radiofrequenza è una tecnica percutanea, mininvasiva che sotto guida fluoroscopica o ecografica è indicata nel trattamento del dolore cronico tramite neuromodulazione nervosa.
Il razionale della “radiofrequenza (RF) continua” con lesione termica è il cambiamento di conduzione del segnale doloroso con conseguente riduzione dell’input nocicettivo. La “RF continua” nel mal di schiena o lombalgia trova indicazione nel trattamento del dolore da artrosi delle articolazioni zigoapofisarie e/o sacroiliaca.
Radiofrequenza
La “radiofrequenza pulsata” invece, invia brevi burst ad alta intensità, non raggiungendo temperature lesive (42°) con meccanismi neuromodulatori correlati all’esposizione del tessuto nervoso ad un campo elettrico pulsante e produce effetti antalgici non attribuibili a lesione termica.
I principali target della “radiofrequenza pulsata” sono i gangli delle radici dorsali del midollo spinale, interessati in caso di ernia del disco nella radicolopatia degli arti inferiori, anche detta lombosciatalgia o sciatica.
La “radiofrequenza pulsata” è anche usata nel trattamento di neuropatie / nevralgie croniche, come ad esempio la nervralgia posterpetica causata dal virus dell’herpes zoster o la neuropatia diabetica.
Il Dr. Giuliano Lo Bianco medico specialista in Terapia del dolore, effettua trattamenti di radiofrequenza a Palermo. Il trattamento viene eseguito a paziente sveglio, in anestesia locale, con una guida radiologica in real time e non produce nessuna cicatrice.
NEUROMODULAZIONE CON CRIOANALGESIA
Nel panorama terapeutico del chronic pain emerge un trattamento moderno innovativo conosciuto come crioanalgesia che sfrutta il freddo come analgesico.
È una tecnica mininvasiva che, a differenza della radiofrequenza, non lede la guaina mielinica dei nervi. È indicata in tutti i tipi di neuropatie croniche periferiche e per il dolore da arto fantasma.
La crioneuromodulazione è una procedura microinvasiva che viene eseguita in sala operatoria in regime di day surgery. Dopo aver eseguito un’anestesia locale, sotto guida radiografica ed ecografica, si introduce alla base del nervo un piccolo ago a cui è collegato un tubicino attraverso cui viene convogliato azoto liquido alla temperatura di -78°C formando, così, dei cristalli di ghiaccio che anestetizzano la sorgente del dolore causando un danno cellulare temporaneo.
È una procedura ad alta efficienza in quanto vi è una riduzione del dolore che può durare dai 6 mesi ai 2 anni. È un trattamento ripetibile e il paziente può riprendere rapidamente le proprie attività.
DENERVAZIONE O NEUROMODULAZIONE DELL'ARTICOLAZIONE SACROILIACA
Il dolore sacro-iliaco è un dolore che si irradia nella parte bassa della schiena, all’altezza del bacino e che aumenta con il movimento, la palpazione, il mantenimento di una posizione seduta per lungo tempo o nei movimenti di flessione della colonna vertebrale. Questo dolore deriva dall’infiammazione delle articolazioni sacro-iliache (sacroileite) che rappresentano il punto di contatto tra il bacino e la colonna vertebrale.
Esistono diverse tecniche mininvasive alle quali ricorrere, una delle più comuni è la DENERVAZIONE, ovvero l’interruzione delle vie nervose che trasmettono il dolore.
L’intervento di termolesione in radiofrequenza dell’articolazione sacroiliaca ha lo scopo di interrompere, parzialmente e temporaneamente, l’innervazione sensitiva dell’articolazione aumentando la durata del beneficio ottenuto con il trattamento infiltrativo ed evitando l’effetto cumulativo di ripetute somministrazioni di cortisone.
È una tecnica percutanea che, sotto guida radiologica o ecografica ed in anestesia locale, prevede l’introduzione di un ago in corrispondenza dei rami nervosi che vengono sottoposti a stimolazione con impulsi elettrici, non percepiti dal paziente, che mirano a neuromodulare la conduzione dolorosa. La procedura, in regime di day surgery, viene eseguita in sala operatoria, è priva di effetti avversi e può portare ad un beneficio duraturo con scomparsa o riduzione della sintomatologia dolorosa per diversi mesi.
CASE STUDY RADIOFREQUENZA PULSATA GANGLIARE
Valentina, 35 anni, soffre di mal di schiena lombare con irradiazione all’arto inferiore destro; nonostante il trattamento farmacologico lamenta difficoltà a camminare per il forte dolore con irradiazione al nervo sciatico ed è costretta ad utilizzare le stampelle. Valentina ha già ricevuto altri tipi di infiltrazioni alla schiena, senza alcun beneficio. Quindi, dopo una ricerca online, ha deciso di sottoporsi ad una visita presso lo studio del dottor Lo Bianco a Palermo per investigare la causa del suo problema e scoprire se la lombosciatalgia deriva da una ernia del disco. Durante la visita, la valutazione dei test diagnostici, delle immagini radiologiche (risonanza magnetica lombosacrale) e l’esame obiettivo, hanno dimostrato che il problema era causato da una ernia del disco espulsa L4-5 ed L5-S1. Grazie al trattamento con radiofrequenza pulsata del ganglio di L4 ed L5 di destra oggi Valentina non soffre più di mal di schiena ed ha ripreso anche fare sport.
“Avevo paura dell’intervento chirurgico, il dottor Lo Bianco, con la sua professionalità ed esperienza, è riuscito ad identificare l’origine del mio problema e risolverlo in maniera definitiva e mininvasiva. Sono rimasta piacevolmente colpita dalle procedure altamente tecnologiche usate presso lo studio del dottore Lo Bianco, non credo che avrei potuto trovare di meglio per risolvere il mio problema!”. Valentina
CASE STUDY RADIOFREQUENZA CONTINUA
Antonio, 69 anni, ex campione di lotta greco-romana, giunge allo studio del dottore Lo Bianco dopo anni di dolore severo lombare, esacerbato dai movimenti di flesso estensione della colonna. Presa visione delle immagini di risonanza magnetica lombosacrale e dopo un’accurata valutazione clinica della sintomatologia dolorosa, il dottore Lo Bianco identifica la causa del dolore in una patologia artrosica delle articolazioni zigoapofisarie di L3/4 ed L4/5 chiamata “sindrome delle faccette articolari”. Antonio viene sottoposto a due infiltrazioni, a scopo diagnostico, per identificare il target da trattare; quindi, si procede al trattamento, in regime di day-surgery, di radiofrequenza continua. La tecnica, mininvasiva e percutanea, attraverso una lesione termica con cambiamento di conduzione del segnale doloroso determina una riduzione del dolore cronico. La radiofrequenza viene eseguita a paziente sveglio, in anestesia locale, con una guida radiologica in real time e non produce nessuna cicatrice.
“Avevo una lombalgia veramente invalidante, il dottore Lo Bianco è stato l’unico medico che ha saputo propormi una valida alternativa che ha risolto il mio problema. Grazie a lui ho ripreso anche ad allenarmi. Non so come ringraziarlo.” Antonio